giovedì 25 luglio 2013

LIBRI D'ARTISTA

Trasformare libri in libri d’artista



La casa editrice Marotta e Cafiero, nata nel 2010, ha sede nel quartiere napoletano di Scampia. Il responsabile, Rosario Esposito La Rossa, ha consegnato ad Enrico Muller, presidente della cooperativa Occhi aperti, e a me, curatrice del simposio, una serie di testi editi nel tempo dalla casa editrice stessa.
Ho consegnato i libri ad artiste e ad artisti chiedendo a ciascuna e a ciascuno di intervenire sul testo  interpretandolo.
Le artiste e gli artisti che hanno partecipato all’iniziativa sono:
Giuliana Bellini, Giuseppe Cafagna, Monia Di Santo, Ornella Garbin, Katja Juhola, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Dana Sikorska, Riitta Tarvainen, Vittorio Tonon, Rosanna Veronesi, Tony White ed io stessa.

Giuliana Bellini ha scelto il testo colpita dal titolo, La leggenda del chiodo assassino,  che le ha permesso di immaginare, immediatamente, il tipo di intervento:  un chiodo che affonda nelle pagine del libro stesso, a partire dalla copertina, lasciando in esse la traccia della bruciatura.


Giuseppe Cafagna ha interpretato il Block Notes di Gaetano Savoca  come un blocco di appunti fotografici da sfogliare, magari in metropolitana. Il fotografo ha incollato sulle pagine diverse immagini scattate in occasione del terzo simposio di Scampia, simposio al quale ha partecipato. Un libro di appunti per riportare alla memoria presenze e attività  cui alcune sottolineature operate sul testo possono rimandare.



Monia Di Santo ha scelto il libro dal titolo L'isola. L’artista, fotografa,  ritiene che ogni persona sia un’isola piena di immagini  che  rappresentano sentimenti e ricordi dai quali ogni persona deriva il proprio sé. Alcune pagine sono state bruciate per rappresentare le ferite, i dolori più o meno profondi che ognuno prova e che cerca di ricucire in qualche modo (filo e ago, cucitrice, scotch, colla) continuando a riempire la propria vita  di fotografie, ricordi, sentimenti, persone, esperienze. Le immagini si sovrappongono alle parole rappresentate anche da ritagli di giornale. 



Ornella Garbin ha posto  sulla copertina un occhio cuore perché dalla poetica dell'autrice ha colto una sua visione del mondo e delle sue cose.
La copertina in bianco e nero è sembrata all’artista  troppo triste, le è parso che  mancasse un tocco di rosso-cuore; all'interno invece ha ridisegnato la finestra che l'occhio-cuore inquadrava, e qui il disegno evidenzia la tristezza,  la visione ravvicinata e quindi il disincanto della Corvese.



Katja Juhola ha inserito sulle pagine immagini, disegnate e dipinte, che rimandano all’esperienza scampiese. Sfogliando il libro si vedono le vele, dorate, i lunghi e gli alti palazzi del quartiere, le scritte d’amore disegnate sui muri, gli angeli che qui lavorano e operano.
Katja ha grande capacità di relazionarsi, pur nelle difficoltà linguistiche, con le bambine e i bambini soprattutto, e con gli adulti in generale. Ha perciò consentito e talvolta richiesto, di fronte alla curiosità e all’interesse di giovani e meno giovani, l’intervento diretto di altre ed altri sulle pagine



Nadia Magnabosco ha  scelto il libro ispirata dal suo bel titolo: storie di un mondo fantastico, quei mondi fantastici che da bambina le permettevano di liberare la  sua immaginazione per costruire mondi a suo piacere, per  essere qui oppure là, per essere sé  stessa o qualcun’altra,  per  farsi piccola oppure grande, come un’Alice  che - alla ricerca della “giusta”  dimensione e collocazione nella propria storia  – s’inventa infinite soluzioni perché, appunto, non sia sempre la stessa storia. Così l’artista ha  cambiato solo la copertina del libro: augurandosi che “ognuno ci guardi dentro e dica cosa vede”.



Marilde Magni ha studiato i suoi interventi sul libro Il tempo di Connie di Laurana Berra riflettendo sull’incontro tra le  suggestioni delle   parole e i materiali di recupero con i quali ella solitamente  lavora.



L’artista polacca Dana Sikorska, prendendo spunto dal titolo del testo, La casa nuova di Massimo Russo, ha utilizzato il libro aperto come piano di appoggio. Ogni piccola struttura, case, chiesa, alberi,  è stata realizzata ritagliando pagine del testo stesso in forma quadrata per comporre, attraverso la tecnica giapponese dell’origami, un delicato paese.



Un viaggio interessante  di Donato Mauriello per Riitta Tarvainen, la gallerista critica finlandese ospite del simposio, ha cambiato titolo divenendo My favorite colours.
Una serie di pennellate, talvolta dipinte su pagine variamente ritagliate, si accompagnano a disegni di fiori. Il tutto nei colori amati da Ritta: rosa, blu, grigio e i colori solari appaiono dietro i tagli stesi anche in forma di onda e sfumati assumendo colorazioni più chiare e più scure.



Vittorio Tonon ha scelto l’operazione su un libro  per costruire, oltre all’installazione realizzata al Giardino dei mille colori, il suo intervento al simposio. Il testo, Museum, ha cambiato titolo in Contaminazioni Museum e, ovviamente, aspetto. L’artista ha lavorato sulle immagini cogliendone le suggestioni ed evidenziando le contraddizioni. Così l’acqua fuoriesce da un pozzo per allagare la città; la solitudine appare nella sua crudezza e nella sua trasversalità rispetto alle culture per essere rielaborata attraverso la gioia, contagiosa, delle bambine.
Diversi interventi realizzati con disegno, pittura, collage e fotomontaggio, alcuni più intensi ed altri minimi, sulle pagine e sulle numerose immagini fotografiche, molto equilibrati e rigorosi, in una contaminazione rispettosa.



Rosanna Veronesi ha sottolineato l’idea dell’ombra mentre  tutte le pagine vengono solcate da nuovi passaggi che riprendono, trasformano, solcano le immagini. Immagini che sono forzatamente delineate in  un nuovo percorso che tende a raggruppare il  singolo racconto e che ancora , ricucito,  può ricomporsi in una nuova visione per una nuova storia.

Tony White ha utilizzato il testo di Mauro Parisi, La scuola nel pallone, per trasformarlo in un libro di letteratura povera, simbolicamente riferito all’arte povera della quale abbiamo visto diversi esempi nel giro d’arte nella metropolitana di Napoli. Tony ha cancellato molte righe del testo con un pastello nero, talvolta aggiungendo a lato alcune immagini riferite al proprio lavoro artistico che vede una ricerca molto particolare sul tema della mano e dei tavoli.

Anch’io, come molte artiste, ho scelto il testo in base alla suggestione del titolo: Esmeralda e le altre di Maria Visconti, pensando ad una serie di racconti riferiti a donne.
Ho scoperto poi, leggendo, che le  protagoniste sono donne vinte. Il testo è diventato quindi   un librino in cui le pagine assumono la forma del quadrato, il più antico simbolo della madre terra. Le pagine, che non permettono più la lettura delle diverse storie, sono superfici sulle quali si rincorrono lettere e parole, musica e colori in un gioco di relazioni, costruito per superare il dolore e affermare il diritto di libertà,  che diventa politica.



Antonella Prota Giurleo






venerdì 5 luglio 2013

Scampia si veste d'arte

Ecco il link all'ultimo servizio di Napolipost.it sul V Simposio Internazionale d'Arte Contemporanea di Scampia, che include anche i contribuiti dei ragazzi che hanno preso parte al laboratorio di giornalismo lo scorso 3 luglio: http://www.napolipost.com/1963/scampia_v_simposio_fare_arte_scampia.aspx.

 A cura della testata, inoltre, un video con le interviste agli artisti e alle artiste protagonisti di questa edizione:


mercoledì 3 luglio 2013

Giornalino dei ragazzi - Lab di giornalismo e web

Qui di seguito, gli articoli elaborati dai ragazzi e dalle ragazze nell'ambito del laboratorio di giornalismo e comunicazione web a cura di Elisabetta Donadono (napolipost.it) e Vincenzo Simoniello, svoltosi lo scorso mercoledì 3 luglio:


di Sabry De Gennaro
Vittorio l'artista e venuto in ludoteca per un laboratorio i riciclaggio e ci ha fatto toccare un po’ di bottiglie. Non sapevo come si tagliavano ma poi Tina mi ha aiutata, ho tagliato tante bottiglie verdi per fare il prato, per creare un paesaggio artistico. Pian piano abbiamo tagliato la parte anteriore delle bottiglie per fare i fiori e la parte centrale per fare il prato. Per fare il mare sono state utilizzate le bottiglie blu, gli altri hanno ricomposto, il tutto.


di Azzurra Vuono
Il giorno 3 luglio alle 9.30 nella ludoteca ‘Il giardino dei mille colori’ è venuto un'artista di nome Vittorio Tonon e ha fatto fare a me ed ai bambini della ludoteca un laboratorio di riciclaggio che consisteva nel prendere vecchie bottiglie di plastica, verdi blu, bianche, arancioni, e trasformarle in materiale per creare paesaggi. All'arrivo di Vittorio, io e i miei compagni abbiamo tolto i tappi e gli adesivi. Poi abbiamo tagliato le bottiglie e le abbiamo intrecciate su di un filo. L'obiettivo era di un paesaggio cosi: ai due lati il prato, (pezzi di bottiglia verde) al centro il fiume (pezzi di bottiglia bianca) e sopra il prato di fiori (pezzi di bottiglia arancione). E stata difficile credo che lo sarà ancora visto che il paesaggio non è stato terminato, ma mi sono divertita ho imparato una cosa, e credo che i miei compagni non l'hanno capito: per fare l'arte non c'e bisogno di saper disegnare e avere pennelli, quello che serve è molta fantasia e tanta concentrazione. L'arte si può fare con qualunque materiale.


di Kekka Vuono
Stamattina in ludoteca e' venuto un'artista di nome Vittorio Tonon con delle bottiglie ritagliate abbiamo fatto un paesaggio con un fiume e l'erba con i fiori. Vittorio faceva il fiume perché era la parte più difficile noi bambini più grandi il resto con i fiori. Le bottiglie verdi servivano per il prato, quelle blu per il fiume. I fiori venivano fatti con la parte inferiore della bottiglia ed il colore della bottiglia era trasparente.


di Tonia Carta
Scampia e bella pero in giro c'e gente cattiva. Io abito vicino a CasaArcobaleno e ci vado ogni giorno e mi diverto. A CasaArcobaleno ci sono tante perone ed ognuno svolge attività e si chiamano Katia, Juhala, Tony White, Rita Tarvainen, Antonella Prota Giurleo, Vittorio Tonon, Antonio Sormoni, Anja Mattila Tolvanen, Evelina Short, Maria Balzamo, Assunta Improta. Quando io vengo faccio alcune attività e mi diverto molto. Quando non c'e il Simposio durante l'anno frequento CasaArcobaleno lo stesso e gioco con gli altri così continuo ad esserci.


di Giusy De Muro
La manifestazione, V Simposio di Arte Contemporanea, si e aperto con una bella serata abbiamo viso tanti artisti e artiste, poi abbiamo visto video su Scampia. I nomi degli artisti presenti alla manifestazione sono Katja, Junola, Tony White, che vive in Francia ed è nato in Inghilterra, Rita che e una critica di arte e gallerista ed e finlandese, Antonella Prota Giurleo artista e curatrice e vive a Milano, Vittorio Tonon artista e curatore viene di Novara. Poi ci sono altri artisti che non sono potuti venire ed hanno inviato i saluti. Poi c' e stata l' esibizione della cantante Maria Balzano che mi è piaciuta moltissimo.


di Pietro Lepre
Stamattina abbiamo fatto un laboratorio di riciclaggio che è stato reso possibile grazie all’artista Vittorio Tonon consistito nel tagliare bottiglie ed intrecciarle con un filo. Non siamo riusciti a concludere il lavoro e purtroppo quando io sono arrivato le bottiglie erano già tagliate ma comunque e stato bello anche se un po’ faticoso. Un grazie forte a Vittorio che ci ha permesso di fare questo laboratorio.


Senza firma
La CasaArcobaleno è un centro per ragazzi di Scampia che offre un doposcuola per ragazzi di tutte le età dai 9 ai 12 anni, noi ragazzi e ragazze ci riuniamo per fare i giochi per veder alcuni amici di Carmela che sono ballerine suonatori cantanti come Maria Balzamo poi c'e' una artista che si chiama Katia ed è finlandese ed è bravissima a dipingere i vestiti vecchi con fantasie di colori, poi c'e Carmela che e la responsabile ci porta al campo estivo poi ci sono Letizia e Teresa.


di Claudia Casaburi
Tra gli artisti che abbiamo conosciuto oggi ci sono alcuni che hanno organizzato il Laboratorio del ‘rotolo dell'affetto’ sul quale con diversi colori abbiamo scritto i nomi delle persone a cui vogliamo bene ma prima siamo andati all’educativo territoriale nel corso del quale ci siamo divertiti molto. A CasaArcobaleno successivamente abbiamo visto i vestiti dipinti dall’artista finlandese Katia ed ancora e opere realizzate dall'artista Tony. Ci siamo divertiti molto.


di Marika Esposito
Ho partecipato nella CasaArcobaleno ad un laboratorio abbiamo realizzato il rotolo degli affetti, su di un ‘rotolo di carta’ abbiamo scritto i nomi delle persone cui voliamo bene. Per me e' stato molto bello scrivere con le mie amiche ed è stata la prima volta ed e' bellissimo poiché abbiamo fatto tante cose: dipingere, scrivere, leggere molto alto. Ci siamo divertite tantissimo.


di Martina Giamminelli
Tra gli artisti presenti Scampia vi è una finlandese brava a simpatica di nome Katja, che sa dipingere gli abiti. Katja ama molto i bambini e' gentile ed intelligente e dolce non siamo riuscite a parlare ma se conoscessi il finlandese le direi un sacco di cose e che mi piacciono molto i suoi abiti e ne farò uno anche io come fa lei.