In una pericope evangelica, presente nei sinottici (Matteo 9, 20-22; Marco 5,
25-34; Luca 8, 43-48), si racconta di una donna,
affetta da emorragie da 12 anni, che ha la certezza colma di fede che le basti
toccare il lembo del mantello di Gesù che passa accanto a lei circondato dalla
folla, per esser guarita e... lo fa.
Gesù, conscio della potenza uscita da lui, chiede chi sia stato e, alla
rivelazione della donna, afferma: «Coraggio, figlia, la tua
fede ti ha salvata»
Il Simposio internazionale d’Arte di Scampia può apparire come lembo di
un mantello colorato intessuto dalla dedizione delle persone e dalle azioni
educative, innovative e quotidiane che, tramite Occhi Aperti, C.E.Lu.S., Dream
Team, Centro Hurtado, Aquas... etc, si vivono a Scampia per continuare a
lavorare per la liberazione e la trasformazione, cominciata da decenni grazie
ad una certa amministrazione, alle Chiese, al Gridas e ad altre associazioni,
della mentalità camorrista, corrotta, fatalista, rassegnata e assistenzialistica
che circola ancora a Scampia, ma non solo nel nostro amato quartiere.
Ma il lembo del mantello è tutto il mantello
e forse il Simposio ha la possibilità universale, come lo sono gli artisti che
vi partecipano, di parlare a tutti in modo diretto, incisivo e creativo.
"Toccare il lembo” è dato a tutti...
questa è la potenzialità del Simposio... tutti vi si possono avvicinare
tramite una visita a CasArcobaleno o la partecipazione ai laboratori diffusi
anche quest’anno nel quartiere.... tutti hanno la possibilità di scoprire o di
riscoprire il proprio talento artistico, di farne nuova esperienza, di trovare
un rinnovato contatto con pennelli, tele e colori per abbozzare il proprio
capolavoro che, specialmente i bambini e le bambine, speriamo, tradurranno
nella proprio vita.. tutte e tutti possono posare uno sguardo differente alla
realtà circostante, riprendere coraggio e forza, confrontarsi e unire la mani
per camminare insieme. Simposio, lembo del mantello da toccare, sfiorare... è
una possibilità di gioia data dagli accesi colori “migranti” di Mor Talla
Seck; è spunto di riflessione con i lavori di Domenico Severino; è un’inedita
esperienza di natura grazie ai murales di Gianluca Raro; sono parole sgorgate
dal cuore e dalla competenza di Cristina Rossi; è collage di immagini,
sfumature, libri d’artista e vita di Antonella Prota Giurleo che ama Scampia
incondizionatamente e dalla quale è riamata con uguale intensità.... è un nuovo
sguardo sulla realtà, sulla Scampia che conosciamo, ma che ci viene svelata
nella sua novità, dalle fotografie di Fabio Cito, socio di Occhi Aperti, alla
sua prima esperienza come curatore del Simposio.
Io e noi di Occhi Aperti dobbiamo solo ringraziare per l’esperienza
artistica, poetica, mistica e politica che gli artisti e le ariste, gli amici e
le amiche che fanno il Simposio ci fanno vivere ed offrire a chi ha il coraggio
di tendere la mano, piccola o grande che sia, per toccare il “lembo del
mantello” perché la vita sia sempre un’esperienza appagante, intensa, faticosa,
comunitaria, solidale, gioiosa, creativa, impegnata specialmente a favore di
quelli che non voglio o non posso allungare la propria mano verso il mantello
per un’opportunità ulteriore.... ma non dimentichiamo: il Simposio è fatto
specialmente per loro!
fratel Enrico Muller
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